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5 curiosità sui calciatori che ancora non sai

Curiosità sui calciatori

Il calcio è lo sport più amato e seguito in Italia, e anche a chi non è un estimatore può capitare di vedere una delle tante partite che prendono vita durante la stagione. Qualcuno si può anche soffermare su alcune particolarità che contraddistinguono non tanto questa disciplina, quanto più coloro che la praticano. Ne abbiamo raccolte cinque.

Cosa bevono e sputano i calciatori?

Un grande classico: molto spesso vediamo i calciatori, magari durante una pausa rapida, bere e sputare immediatamente: perché? Quello che può apparire come un gesto ben poco efficace per idratarsi ha in realtà un fondamento scientifico: il mouth rinsing, ossia l’attivare particolari recettori senza bere. I calciatori, molto spesso, assumono un mix di acqua, carboidrati e sali minerali, ed è sufficiente risciacquare la bocca con questo liquido per pochi secondi per fare i modo che i recettori presenti sulla lingua entrino in contatto con gli zuccheri contenuti nella soluzione. In questo modo, il cervello riceve segnali relativi all’arrivo di nuove sostanze nutritive e fonti di energia, portando i muscoli ad essere meno stanchi. Bere direttamente il mix, invece, attiverebbe i processi digestivi che rallenterebbero e appesantirebbero il calciatore.


Parlando di idratazione regolare, quanti litri d’acqua deve bere un calciatore impegnato in una generica giornata d’allenamento? Anche tre litri, considerando la grande quantità di sudore e sali che disperde durante il proprio workout.

Cosa mangiano i calciatori?

Come per tutti gli sportivi, anche per i calciatori l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella propria vita quotidiana ed è indispensabile per massimizzare il proprio rendimento. Mangiare bene, del resto, è importante tanto quanto fare attività fisica, per cui diventa fondamentale organizzare al meglio i propri pasti e fare attenzione ad assorbire tutte le proprietà nutritive necessarie nelle diverse fasi della giornata. Ad esempio, come fanno colazione i calciatori? Il primo pasto di un atleta dovrebbe fornire molta energia, perché spesso può capitare di dover affrontare un allenamento mattutino e mettere il corpo sotto sforzo già dalle prime ore della giornata. Carboidrati complessi per l’energia, proteine magre per i muscoli e sostanze nutrienti sono i capisaldi di una buona colazione, che quindi può consistere in frutta fresca, cereali integrali e yogurt.

A tutti piace godersi un piatto di pasta, ma quanti grammi di pasta mangia un calciatore? Tra gli 80 e i 100, ma si tratta di una soglia molto variabile: bisogna infatti tenere in conto il peso dell’atleta, il suo regime di allenamento, la quantità di energia dispersa, il metabolisimo ecc. Assieme al piatti di pasta, si può poi accompagnare un secondo. Per finire, cosa mangiano i calciatori a cena? Generalmente cercando di recuperare dalle fatiche della giornata senza però appesantirsi per cena: spazio quindi a carne magra o pesce, ma anche a uova o affettato magro; sono ammessi anche pane croccate e frutta ecca.

Perché i calciatori si mettono il nastro alle caviglie?

I calciatori sono soliti indossare anche il nastro alle caviglie, e questo gesto ha due scopi ben precisi: il primo è quello di rendere il parastinchi il più immobile possibile, evitando che scivoli o che si sposti durante la partita. Il secondo, altrettanto importante, è quello di supportare le articolazioni: riducendo la pressione sui tessuti, infatti, si può favorire un maggiore recupero dal dolore. Nel corso di una partita, infatti, è fondamentale evitare che l’articolazione si muova eccessivamente, in quanto ciò può portare all’aumento del rischio delle distorsioni: un rischio che si può attutire fissando con il nastro la caviglia, che risulterà meno soggetta a movimenti improvvisi.

Che mutande indossano i calciatori?

Forse non tutti sanno che i calciatori indossano (o comunque, possono indossare) anche mutande termiche apposite: il regolamento, però, prevede che queste debbano essere dello stesso colore dei pantaloncini. Solitamente si tratta di indumenti intimi appositamente studiati per essere contenitivi ma non eccessivamente stringenti, garantendo comunque comodità all’atleta.

Che cosa hanno i giocatori dietro al collo?

A qualcuno sarà capitato di notare, durante una partita, che i calciatori sembra avere una sorta di gobba più pronunciata. Nel calcio di oggi è ormai prassi indossare delle fasce elastiche, note come sport bras: si tratta di vere e proprie bande indossate come dei reggiseni sportivi che permettono di monitorare la performance atletica del calciatore che le indossa. In che modo? Grazie ad un sistema GPS posizionato proprio sulla schiena: questo registra tutto ciò che succede al calciatore in campo, arrivando ad ottenere una cosiddetta telemetria (ossia un osservazione elettronica o ottica) del percorso. In questo modo si vanno a misurare non solo i km percorsi, ma proprio tutto ciò che succede sul campo: in questo modo, le società acquisiscono dati preziosi per inquadrare al meglio la performance di un atleta e strutturare così appositi allenamenti sia tecnici che tattici, per il singolo e per la squadra.

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