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Tutti i numeri di Ferenc Puskás

Ferenc Puskás calcia un pallone

Nato a Budapest il 2 aprile 1927, Puskás si approccia fin da giovanissimo al mondo del calcio. Campionati, traguardi individuali e palcoscenici internazionali: con il suo sinistro fatato e il suo legame magico con il pallone riesce a convincere tutti nel corso degli anni della sua carriera. I gol che segna con l’Ungheria lo rendono un vero e proprio beniamino locale, se non quasi salvatore della patria. Con l’esperienza al Real Madrid consolida la sua popolarità anche a livello internazionale, formando insieme ad Alfredo Di Stefano una coppia da gol sensazionale. Chiusa la carriera da giocatore, Puskás si dedica con successo a quella da allenatore. Nel corso della sua avventura da giocatore riceve alcune onorificenze di tipo militare: prima quella di maggiore dell’esercito ungherese e poi nel 1992 il grado di tenente colonnello. Luis Suarez ha detto di lui: “Andava d’accordo con tutti e aveva un carattere molto gioviale che lo aiutava a giocare con una quantità impressionante di gioia e calma. Aveva un gran tiro e sapeva accelerare molto velocemente, … tutto sommato abile e soprattutto esplosivo“.

Quanti gol ha fatto Ferenc Puskás?

Ferenc Puskás in azione
(Photo by RDB/ullstein bild via Getty Images)

746 i gol segnati da Ferenc Puskás in 754 partite ufficiali disputate. 84 invece le reti segnate in 85 partite giocate con la maglia della nazionale ungherese. 242 le reti segnate con la maglia del Real Madrid in 264 partite. La sua carriera professionistica dura 23 anni, dal 1945 al 1966. 0,99 i gol segnati di media a partita dal fuoriclasse ex Real Madrid, che è primo nella classifica marcatori all-time seguendo il parametro media-gol, staccando leggende come Eusebio, Gerd Muller, Pelé e Messi. 50 le reti realizzate nel 1948 che lo hanno reso il migliore marcatore in tutta Europa. 4 le volte in cui Puskás ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato ungherese (1948, 1949-50, 1950, 1953), così come 4 sono anche le volte in cui ha vinto il titolo di capocannoniere del campionato spagnolo (1960, 1961, 1963, 1964). Per 3 volte, infine, è stato il migliore marcatore della Coppa dei Campioni (1960, 1962, 1964) con uno score totale di 36 gol in 41 partite.

Quante Champions ha vinto Puskás?

Ferenc Puskás con la nazionale ungherese
(Photo credit should read STAFF/AFP via Getty Images)

1958 l’anno dell’estate in cui Ferenc Puskás si trasferisce al Real Madrid tra lo scetticismo generale. 3 i titoli di Coppa Campioni vinti dal fuoriclasse ungherese con la maglia dei blancos dai 31 ai 39 anni e 3 i titoli di capocannoniere vinti. Con il Real vince anche 7 campionati spagnoli, 4 volte la classifica marcatori e 4 quella di miglior cannoniere della Coppa del Re. Gioca con Alfredo Di Stéfano, Francisco Gento e Luis Del Sol. 4 le reti messe a segno nella finale di Coppa Campioni vinta contro l’Eintracht Frankfurt per 7-3 (1959/60).

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Puskás e l’esilio

Ferenc Puskás con Schwede Eckner
(Photo by Fritz Fischer/picture alliance via Getty Images)

Mentre Puskás e i suoi compagni di squadra giocavano in Europa nell’ottobre del 1956, le forze sovietiche entrarono nelle strade di Budapest per reprimere una protesta contro il regime. I combattimenti durarono settimane, mentre le forze comuniste riaffermavano il loro controllo. Molti combattenti della resistenza furono uccisi e più di 200.000 ungheresi fuggirono dal Paese. Puskás prese la difficile decisione di unirsi a loro in esilio. Non tornerà in Ungheria per 25 anni.

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Com’è morto Ferenc Puskás?

79 gli anni di Ferenc Puskás al momento della sua scomparsa il 17 novembre 2006 a causa di un’insufficienza respiratoria e circolatoria. 6 il numero di anni che l’ex fuoriclasse ha dovuto sopportare in un ospedale governativo mentre l’Alzheimer – malattia di cui era affetto – faceva il suo corso. 2 invece i mesi trascorsi in una terapia intensiva a Budapest prima di spegnersi definitivamente. “La causa esatta della morte è stata un’insufficienza cardiovascolare e respiratoria causata da una polmonite”, ha dichiarato il suo biografo Gyorgy Szollosi.

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