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Neville: “Odiavo tutti e non stringevo la mano nemmeno a mio fratello…”

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Ricordate lo storico portiere biondo del Manchester United Peter Schmeichel?
Soprattutto ricordate quanto era bello vedere giocare quel Manchester United?
Era lo United di Alex Ferguson della coppia d’attacco Yorke e Cole, Solskjaer di Teddy Sheringham, Scholes, Ryan Giggs, Roy Keane, del numero 7 David Beckham, con in difesa Jaap Stam e dei fratelli Neville, Phil e Gary.

Proprio quest’ultimo, Gary, non ha ancora digerito il trasferimento dallo United al City del numero 1 Peter per una scelta, quella di voler chiudere la carriera a Citizens.
Peter allo United dal 91 al 99 si era accasato per un paio di anni allo Sporting Lisbona per poi fare rientro in Premier, all’Aston Villa e successivamente appunto al Manchester City.

Trasferimento che dalle parti di Manchester ha il gusto di tradimento e sulla questione si è lasciato andare Gary Neville.

“Schmeichel lasciò lo United a fine carriera – ha dichiarato Neville al podcast britannico “Quickly Kevin, Will He Score?”e disse che stava per ritirarsi. Poi invece andò all’estero e infine chiuse al City. Io con Peter avevo buoni rapporti quando se ne andò, ma non avrebbe mai dovuto firmare per il City. Io sono tifoso dello United e non puoi giocare per il City, non puoi giocare per il Leeds, non puoi giocare per il Liverpool. È qualcosa che è scritto sulla pietra”

neville-peter-schmeichealTutti mi ricordano l’episodio di Schmeichel, ma io non stringevo la mano nemmeno a mio fratello Phil quando era capitano dell’Everton, figuriamoci a Schmeichel. C’è da dire che all’epoca io odiavo tutti e la stessa cosa valeva per i miei compagni. Noi odiavamo tutti e tutti ci odiavano. Era così che funzionava con Sir Alex: eravamo come in un’isola, avevamo una mentalità da stato d’assedio”

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