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7 dettagli che non hai notato in Squid Game

Squid Game, tutte le cose che ti sono sfuggite della serie tv coreana.

Logo di Squid Game

La nuova serie tv coreana targata Netflix è sicuramente il nuovo fenomeno mondiale. Con tute rosse e maschere originali, Squid Game ha tutte le carte in regola per ricalcare le orme, e il successo, de La Casa di Carta.

Squid Game ha già infranto un record: in poche settimane è diventata la serie più vista di sempre al lancio su Netflix, con ben 111 milioni di streaming. Per girare questa opera di 9 puntate ci sono voluti quasi 10 anni ed un esborso economico di 21,4 milioni di dollari.

La serie tv è stata vista da centinaia di milioni di persone, ma quello che andrete a leggere in questo articolo lo avranno notato in pochissimi.

ATTENZIONE! QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER!

Squid Game: le scale di Escher

Tutti i giocatori, partendo dal dormitorio, per raggiungere l’arena nella quale si terrà il gioco successivo, dovevano attraversare delle suggestive scale colorate. Non tutti sanno però che quell’ambientazione è ispirata all’opera Relatività di Escher: il quadro raffigura appunto delle scale disposte in maniera casuale.

La ricorrenza del numero 456 in Squid Game

Oltre ad essere il numero sulla tuta del protagonista Seong Gi-hun, questo numero torna diverse volte nel corso dell’opera, a partire dalla prima puntata: quando Gi-hun scommette sulle corse dei cavalli vince 4,56 milioni di won. Inoltre il premio finale del crudele gioco è di 45,6 miliardi di won. Infine il numero 456 ha un significato particolare nella numerologia coreana: è infatti considerato un numero angelico che rappresenta la necessità di fare passi avanti per raggiungere un nuovo livello, come ricchezza e fortuna.

La risposta è nelle pareti

E se vi dicessimo che tutti i giochi ci vengono rivelati sin dalla prima puntata? Ebbene sì, sulle pareti del dormitorio sono raffigurate, in maniera stilizzata, tutte le 6 prove, ma nessuno dei giocatori però sembrerebbe essersene accorto. E pensare che c’è chi è morto per farsi dire i giochi in anticipo.

La vera identità di Front man

Questo è un dettaglio che solo grazie alle traduzioni dal coreano possiamo avere. Ovviamente tutti sappiamo che è il fratello del poliziotto infiltrato, ma quando quest’ultimo entra di nascosto nell’archivio segreto e legge la scheda del fratello scomparso, si può notare che su essa c’è scritto che è un ex commissario della polizia sud-coreana, in particolare un veterano dell’unità investigativa ma che venne corrotto quando era ancora in carica. L’unica cosa che ora ci resta da scoprire è perché ha partecipato allo Squid Game?

Una denuncia per un numero di telefono

In un’opera come questa, dove tutto è studiato nei minimi dettagli, non potremmo mai pensare che il numero di telefono sul biglietto da visita dell’organizzazione non sia stato creato apposta per la serie. E invece non è così: è un numero realmente esistente e appartiene ad una signora sud-coreana che, non informata della cosa, di punto in bianco si è ritrovata migliaia di chiamate ed è stata costretta a bloccarlo.

La seconda puntata è un grande spoiler

In questa puntata intitolata “Inferno” vediamo i protagonisti al di fuori dello Squid Game e tutte le vicende che affrontano anticipano la loro futura morte. Ali, il ragazzo indiano, ruba i soldi al suo capo che lo stava palesemente prendendo in giro; morirà poi durante il quarto gioco quando Sang-woo gli ruberà con l’inganno tutte le sue biglie. Jang Deok-Su, il cattivo, si butta da un ponte per fuggire; morirà cadendo durante la prova del ponte con le lastre di vetro. Kang Sae-byeok, la ragazza nord-coreana, punta un coltello alla gola ad un uomo e poi morirà a causa di una coltellata in gola inflitta da Sang-woo. Quest’ultimo lo possiamo vedere in smoking dentro una vasca da bagno; morirà poi nel sesto gioco vestito elegante e bagnato dalla pioggia.

Gli indizi sul vecchio

Ci sono diversi indizi che ci potrebbero far capire che lui è un giocatore speciale, al di là che sia il numero 001. La prima prova ci viene data durante il primo gioco: la bambola robot ha un sensore di movimento che traccia e rileva i movimenti dei concorrenti, tranne uno, anzi tranne il numero 1. Un altro indizio è che quando il poliziotto entra nell’archivio e apre il fascicolo dell’edizione in corso, anzi che partire dal giocatore #001 parte inspiegabilmente dal numero 002. La terza e più evidente scena che ha fatto venire dubbi sulla sua identità a molti è la scena della sua presunta morte dopo la sfida delle biglie: infatti la sua morte, a differenza di tutte le altre, non è visibile in video. L’ultimo dettaglio ma che solo i madrelingua coreani potevano cogliere è nascosto all’interno del suo nome: infatti Oh Il-nam significa “il numero uno”.

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