Quando parliamo di Antonio Cassano è difficile trovare un esempio più accurato della definizione di genio e sregolatezza. Uno dei giocatori più talentuosi ad aver mai messo piede su un campo da calcio, ma allo stesso tempo anche uno dei più ribelli e indisciplinati. La carriera di Fantantonio non ha seguito né una linea logica delineata né una parabola ascendente; mentre è stata invece caratterizzata dal frenetico alternarsi di lampi di genio assoluti con episodi di follia altrettanto intensi. Ciò che è sicuro è che quello nato a Bari e fattosi notare al grande pubblico con lo straordinario gol all’Inter nel 1999 è stato uno dei giocatori con i piedi più delicati e fantasiosi della storia del calcio. Nonostante una parentesi al Real Madrid, Cassano non è mai riuscito a conquistare le luci del calcio internazionale nonostante avesse tutte le carte in regola per poterselo permettere. A proposito del suo debutto da titolare in Serie A, Fantantonio ha dichiarato: “Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di merda. Ero povero, ma tengo a precisare che nella mia vita non ho mai lavorato anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario me ne mancano ancora 8, prima di pareggiare”.
Antonio Cassano titoli vinti e numeri
4 i titoli vinti in carriera da Antonio Cassano: 1 campionato spagnolo con il Real Madrid, 1 Scudetto con il Milan e 2 Supercoppe italiane (una con la Roma e una con i rossoneri). 5 gli anni trascorsi in giallorosso dal 2001 al 2006, in cui Fantantonio totalizza 161 presenze e 52 gol. 18 i gol segnati in 39 partite nella sua stagione più prolifica nella capitale, quella del 2003-2004. 18 i mesi trascorsi al Real Madrid, prima di essere messo fuori rosa per il susseguirsi delle prime “cassanate”. 0 i titoli conquistati da Cassano con la maglia della Sampdoria, nonostante quella di Genova sia stata la sua migliore avventura in assoluto della carriera. 2 i trofei sollevati invece con il Milan in una stagione e mezzo, prima di trasferirsi sull’altra sponda del Naviglio – all’Inter – dove in una sola stagione colleziona 9 gol e 15 assist in 39 partite. Parma, ancora Sampdoria e poi Verona le ultime esperienze di Fantantonio prima di annunciare il ritiro il 13 ottobre 2018. Con la maglia della Nazionale totalizza invece 10 gol in 39 presenze e sfiora il trionfo agli Europei del 2012, perdendo in finale con la Spagna.
Che titolo di studio ha Antonio Cassano?
7 gli anni che Cassano ha impiegato per concludere le scuole medie e 6 le bocciature rimediate complessivamente tra elementari e secondaria di primo grado. Irrequieto fin da ragazzino, Fantantonio ha preferito il pallone allo studio fin dalla tenera età. 144 ore le ore complessive seguite da Cassano a Coverciano per il corso Figc propedeutico alla formazione di nuovi direttori sportivi nel 2019. A 37 anni, con 1 moglie e 2 figli il fuoriclasse barese ha deciso di tornare a scuola – tra i banchi – per una nuova avventura. Alla fine però l’ex giocatore di Milan e Inter ha deciso di non cimentarsi in un’esperienza dirigenziale.
Quanti figli ha Antonio Cassano?
14 (attualmente) gli anni di matrimonio che legano Antonio Cassano e Carolina Marcialis, ex pallanuotista. 2 i figli avuti dalla coppia: Christopher, nato nel 2011, e Lionel, nato nel 2013, chiamato così in onore di Lionel Messi di cui Fantantonio è grande estimatore. 1 piscina e 1 campetto da calcio presenti nella bellissima casa della coppia a Genova, città in cui i due si sono conosciuti e dove oggi vive anche la mamma di Antonio, Giovanna.
Antonio e le Cassanate
“Cassanate” il termine coniato da Fabio Capello per descrivere gli atteggiamenti esuberanti di Antonio Cassano dentro e fuori dal campo. 5 le giornate di squalifica e 15.000 gli euro di multa ricevuti da Fantantonio in seguito all’espulsione rimediata all’87’ di Sampdoria-Torino del 2008 per aver rivolto minacce all’arbitro, a cui lanciò contro anche la propria maglietta di gioco. Sempre 15.000 gli euro di multa ricevuti dall’UEFA nel 2012 per aver rilasciato “dichiarazioni discriminatorie alla stampa” nei confronti di eventuali giocatori omosessuali presenti in rosa. 40.000 invece gli euro di sanzione ricevuti dopo un litigio con il tecnico Andrea Stramaccioni nel marzo 2013.