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Eusébio da Silva Ferreira: il primo fuoriclasse di origine africana

Eusébio da Silva Ferreira nel 1964

Eusébio è stato il primo vero fuoriclasse di origine africana della storia del calcio: elegante e allo stesso tempo letale, era dotato di un tiro potentissimo abbinato a una velocità fuori dal comune per un calciatore (era in grado di correre i 100 metri in circa 11 secondi). Segnerà valanghe di gol, calcando i palcoscenici più importanti di questo sport e legando quasi tutta la sua carriera al Benfica, del quale è eterno simbolo e bandiera. Il connazionale José Mourinho lo ha definito “una delle grandi figure del Portogallo”, facendogli così trascendere il solo ruolo di sportivo. Andiamo allora ad approfondire la storia della Pantera Nera, uno dei più grandi calciatori di ogni tempo

La carriera della Pantera Nera

I primi anni della vita di Eusébio, così come gli inizi della sua carriera, sono scanditi da privazioni e totale povertà: nasce e cresce nel Mozambico, allora colonia portoghese, e spesso salta le lezioni scolastiche per andare a giocare a calcio con gli amici, utilizzando palloni improvvisati e costruiti con calzini e giornali. La prima possibilità gli viene data dallo Sporting Lourenço Marques, squadra filiale del più celebre Sporting Lisbona.

L’approdo di Eusébio al Benfica, la squadra per cui giocherà per ben 15 anni e vincerà praticamente tutto, sembra uscito da un film di spionaggio: nel 1960, infatti, il giocatore viene notato dall’ex centrocampista Bauer che lo consiglia al Benfica, eterni rivali dello Sporting Lisbona. Le Aquile, per stessa ammissione di Eusébio, hanno un approccio migliore con la famiglia del calciatore, offrendosi anche di pagarlo, mentre lo Sporting intende aggregarlo come giocatore junior, di fatto senza retribuzione. Eusébio accetta la corte del Benfica, che lo fa arrivare a Lisbona ma subito dopo lo trasferisce per circa 12 giorni a Lagos: il motivo, assurdo ma non troppo, è che la squadra di calcio teme un sequestro di persona da parte dello Sporting Lisbona e lascia che le acque si calmino. Durante il trasferimento a Eusébio viene persino dato un nome in codice, Ruth Molosso.

Eusebio con Cristiano Ronaldo
(Photo credit should read DANI POZO/AFP via Getty Images)

Al Benfica Eusébio forgerà la propria leggenda, vincendo il 11 campionati (1960-1961, 1962-1963, 1963-1964, 1964-1965, 1966-1967, 1967-1968, 1968-1969, 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975), record ancora attivo, 5 Coppe di Portogallo (1961-1962, 1963-1964, 1968-1969, 1969-1970, 1971-1972) e 1 Coppa dei Campioni, di cui vi racconteremo nel dettaglio a breve.  Con la maglia delle Aquile, inoltre, è stato 7 volte capocannoniere del Campionato, 3 volte capocannoniere della Coppa dei Campioni, 2 volte calciatore portoghese dell’anno e 2 volte Scarpa d’oro. Sembra quasi ovvio dirlo, ma Eusébio è anche il miglior marcatore della storia del club, con 638 gol in 614 partite

Chiusa la grande avventura con il Benfica nel 1975, si trasferisce nel continente americano e gioca negli Stati Uniti, in Canada e in Messico: l’anno successivo torna già in Portogallo, unendosi al Beira-Mar per pochi mesi, facendo poi la spola tra gli Stati Uniti e il suo paese Natale. Molte avventure, ma nessuna davvero memorabile: nel 1979 si ritira ed entra a far parte del comitato tecnico della nazionale portoghese

Quanti palloni d’oro ha vinto Eusebio?

Eusébio è stato uno dei calciatori in grado di vantare nella sua bacheca il Pallone d’Oro: lo vince nel 1965, al termine di un’annata incredibile in cui segna 48 reti in 36 partite, conduce il Benfica alla vittoria del campionato, alla finale della Coppa Nazionale e a quella della Coppa dei Campioni, perse entrambe.

L’anno successivo il calciatore sfiorerà la vittoria di un altro Pallone D’oro, arrivando secondo per un solo punto dietro Bobby Charlton, protagonista del trionfo dell’Inghilterra nel Mondiale casalingo del 1996. In totale, Eusebio finirà per tre volte sul podio di quello che ai tempi indicava il miglior giocatore europeo in assoluto.

Quante Champions ha vinto Eusebio?

La statua dedicata a Eusebio a Lisbona
(Photo by Senhan Bolelli/Anadolu Agency/Getty Images)

Eusébio ha messo le mani anche sulla prestigiosa Champions League, che ai tempi era ancora nota come Coppa dei Campioni. La stagione in questione è quella del 1961-1962, la prima vera disputata con la maglia del Benfica (nella precedente è stato tesserato a maggio prendendo parte soltanto a due gare). Eusébio è protagonista da subito, con 5 gol in 6 partite, compresa una doppietta nella finale contro il Real Madrid: la Perla Nera, infatti, segna il rigore che manda il Benfica in vantaggio sul risultato di 4-3 e anche la rete del 5-3 per chiudere definitivamente i giochi in favore dei portoghesi. Eusebio approderà altre tre volte alla finale della Coppa dei Campioni, sempre indossando la maglia del Benfica, ma non la vincerà più: l’anno successivo i lusitani perderanno con il Milan, nel 1964-1965 contro l’Inter e nel 1967-1968 contro il Manchester United.

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