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Faustino Asprilla:”Leao e Osimhen mi piacciono ma…”

Asprilla Leao Osimhen

Faustino Asprilla ha giocato nel Parma con Buffon Thuram Cannavaro, era un attaccante e ha fatto da riserva di lusso a Crespo e Chiesa.

Faustino Asprilla: Ascolta il podcast qui sotto


LA RICETTA DI ASPRILLA CHE HA FATTO SBLOCCARE CRESPO: GUARDA IL VIDEO QUI SOTTO

Faustino Asprilla Uno dei migliori esponenti della scuola colombiana di tutti i tempi, è stato un giocatore agile, tecnico e veloce, ma incostante nel rendimento anche perché incline alla bella vita.

LE SERATE DI FAUSTINO ASPRILLA IN COMPAGNIA DI 5 RAGAZZE

@fabiocfvb

Vi lascio qui un altro indizio: Era un attaccante e ha fatto da riserva di lusso a Crespo e Chiesa. Di chi si tratta? #chefaticalavitadabomber #parma #buffon #cannavaro #thuram #crespo #chiesa

♬ BORN FOR THIS – Foxxi

Si è messo in luce nel torneo preolimpico del 1992, arrivò nel Parma di Nevio Scala dando subito prova dell’alta scuola di formazione da cui proveniva, ma rivelando al tempo stesso le intemperanze del suo carattere. Dopo aver tentato la fortuna nella Premier League inglese, è tornato in modo piuttosto inglorioso al Parma e ha poi avuto maggior fortuna nel calcio brasiliano.

Hai appena letto la definizione di Asprilla sul sito Treccani.it

Ma oggi voglio raccontarvi del Faustino Asprilla fuori dal campo. Sul rettangolo verde lo abbiamo visto tutti ma a riflettori spenti, ecco li potremmo scrivere un libro. Come quella volta, l’anno prima di ritirarsi dal calcio giocato, in cui sparò colpi di fucile per aria. La semplice intenzione di spronare i compagni nel bel mezzo di un allenamento gridando: “Correte bastardi! Non è così che ci si allena”.

Faustino Asprilla aveva il sogno di diventare un musicista di salsa ma grazie alla sue lunghe leve, la sua esplosività, la velocità, attira l’attenzione di osservatori che lo portano in Italia per poco più di 3 miliardi di lire. Su di lui ci punta il Parma di Nevio Scala, che da due anni partecipa al campionato di Serie A.

Resta 4 anni in terra emiliana e lo fa a modo suo. Segnando, esultando con il suo marchio di fabbrica, la capriola, vincendo coppe e in ultima perché oggi vi parlerò di questo, conducendo una vita non proprio considerata da atleta professionista.

«Io non stavo alle regole. Un giorno, Nevio Scala, mi voleva far correre attorno ai bastioni della Cittadella e gli dissi che non ero mica Forrest Gump. Il calcio, per me, è sempre stato divertimento. Niente regole, niente schemi».

Ovviamente aveva anche lui il suo compagno di bravate, ovviamente un suo compagno di spogliatoio. Così come dichiarato da lui.
A Parma vive una vita tranquilla, fino a quando non inizia a uscire insieme a Crippa.

Il compagno di stanza era Benarrivo:
“… in camera nostra c’era sempre una puzza incredibile… quello lì scoreggiava come un maiale”

A tavola un giorno si mangia una multa da tre milioni. In un solo mese compra 4 auto, tutte Toyota.

Nel 1993 Asprilla posa nudo per una rivista, la didascalia sotto la foto recita:

«Quello che vedete qui sopra è il mio regalo per le donne colombiane. E spero che i mariti non ci rimangano male».

La serata prima del match contro il Napoli

Come prima di una sfida contro il Napoli: «Il proprietario dell’hotel dove stavamo in ritiro era molto amico di Scala e aveva una figlia molto carina con cinque amiche che studiavano a Parma ed erano sempre lì. Una notte mi chiamano dicendo: “Vieni in questa camera’, sono andato. Non ricordo chi ci fosse con me, credo Crippa. Siamo stati fino alle 5 della mattina, ci siamo divertiti. Poi abbiamo giocato contro il Napoli e abbiamo perso 3-1. Non abbiamo dormito, abbiamo fatto festa tutta la notte, era impossibile vincere in quelle condizioni».

«Lo scherzo più brutto me l’ha fatto Alan Shearer. Eravamo a Londra, dovevamo giocare contro l’Arsenal ed ero in camera al telefono con la mia fidanzata —ha raccontato di recente—. Avevamo stanze singole. Sento graffiare fuori, poi a un certo punto suonano alla porta. Dico alla mia ragazza di aspettare al telefono. Metto l’occhio nello spioncino e quel pazzo mi ha messo l’estintore diretto verso l’occhio. Ho iniziato a non vedere nulla e a correre. La mattina dopo, a poche ore dalla partita, non vedevo nulla da un occhio. Era gonfio».

La passione per le armi

Nel 2008 viene arrestato in Colombia per «possesso illegale d’arma da fuoco riservata all’uso militare». Un giorno mentre rientra in casa in compagnia di due donne, un poliziotto lo ferma e lui spara con una mitragliatrice dove si trova la guardia. «Mi hanno tenuto in carcere dieci giorni e mi hanno fatto uscire perché non ne potevano più di me».

«La cosa più coraggiosa che ho fatto è stata fare l’amore ad alta quota su un volo da Bogotà a Londra. Il mio sogno è farlo in un campo da calcio con le tribune piene: se la gente apprezza ti applaude altrimenti può lanciarti sassi e pomodori». 

Oggi Faustino gestisce lo zuccherificio San Carlos, quello in cui suo padre ha lavorato per tutta la vita e ha la sua azienda di condom.
Gira per il mondo, spesso torna a Parma ad incontrare i vecchi amici.

Leao e Osimhen mi piacciono ma attenzione che partono le querele

Ma veniamo ai giorni nostri quando El Tino ha espresso il suo parere sul calcio di oggi, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport:

“Il Napoli è una squadra che mi piace. Osimhen è davvero bravo. Se è più bravo di me? Attenzione perché partono le querele… Vi ricordo che io ho giocato in Serie A quando c’erano Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini, Del Piero, Roberto Baggio… Devo andare avanti? Io, per fare gol, dovevo superare gente come Baresi, Costacurta, Vierchowod. E qualche volta me li sono pure bevuti.

Adesso chi sono i difensori? Contro chi gioca Osimhen? Non esiste paragone tra il calcio di oggi e quello in cui ho giocato io. Chi mi piace? Leao ha dei numeri, ma deve essere più concreto. Se salti due uomini, poi devi fare gol. Non mi basta un cross e un passaggino in mezzo all’area. Lautaro è bravo, però non ha un centesimo della classe di Crespo o di Balbo, tanto per citare due miei ex compagni di squadra. E Lukaku è tutto muscoli, tutta forza: ma il calcio è libertà, è fantasia, è invenzione”.

10 cose che non sai su Faustino Asprilla


Il 21 marzo 1993 batte Sebastiano Rossi e fa cadere il record di imbattibilità del ‘Milan degli invincibili’, che si ferma a 58 gare.

2 Faustino Asprilla è arrivato in italia, al Parma di Nevio Scala, grazie all’ok dato da Pablo escobar, detentuto nel carcere di Foertezza de la Catedral. La Catedral era la prigione privata dove venne recluso Pablo Escobar, il più ricco e pericoloso narcotrafficante del XX secolo.

3 Il ragazzo dal cuore d’oro.
Con il primo stipendio incassato a Parma ha acquistato 100 rubinetti dorati da spedire in Colombia per garantire loro l’acqua corrente.
“Diventai il riccone che aveva sfondato nel calcio italiano. Credevano fossero d’oro. Dalla mia parte conta più l’apparenza della sostanza”

4 Il giustiziere

Durante la prima stagione al Parma torna dalla Colombia con 35 punti di sutura al piede.
Pare per un taglio procuratosi in piscina ma la realtà che a seguito di un pullman che gli ha tagliato la strada, lo ha inseguito e sfasciato i vetri. Ha dichiarato lui stesso che se fosse riuscito a prendere l’autista, avrebbe potuto ucciderlo.

5 La positività alla cocaina

Nel 1996 firma per il Newcastle ma per problemi fisici, non passa le visite mediche. Gli inglesi vogliono rispedirlo in italia, ma il Parma non ci sta e pretende il pagamento di 17 miliardi di lire. Si scoprirà solo in seguito che i problemi fisici erano dovuti dalla positività alla cocaina.

6 Il comico
Lui stesso ha dichiarato di avere un quadro dei 12 apostoli e quando fa sesso, applaudono pure loro.

7 La terapia di Hernan Crespo

Arrivato al Parma Crespo faceva a fatica ad andare in rete.
I primi mesi la gente lo ha massacrato, non riusciva a zittirli. Era disperato, così Mascardi – il suo agente – mi ha chiamato e mi ha detto: “Hernan è impaurito, puoi andare a parlare con lui?”. Ed ecco la terapia di Asprilla: “Da quanto tempo non fai l’amore?”. Lui mi rispose: “Sei mesi”. Avevo un’amica colombiana, gliela presentai e iniziarono a uscire insieme, a fare l’amore e da lì in poi non smise più di segnare” 

Faustino Asprilla

8 “El Tamaño conta”, ovvero “Le dimensioni contano”.

La Condones Tino è l’azienda di preservativi che ha aperto nel 2015. E nel periodo di pandemia con un’attività di Marketing pura regala i suoi prodotti, insieme all’ex compagno Valderrama, dichiarando:

“In questi tempi di quarantena per il Coronavirus non è buona cosa riempirsi di figli. – dichiara nello spot in cui lancia l’iniziativa – Mi sono rimasti molti preservativi in casa e voglio che la gente mi aiuti a consumarli perché è molto difficile per me utilizzarli tutti…”.

9 Tino al veleno

“Se avessi indossato le maglie di Juventus, Milan o Inter, – sostiene – forse avrei vinto anche il Pallone d’Oro. Se ce l’ha fatta Nedved, con tutto il rispetto…”.

10 Una vita di eccessi.

Quella rissa che poteva costare la vita al portiere Chilavert. Sì, quello che faceva gol su punizione. Un narcotrafficante a seguito del diverbio avvenuto in campo chiese proprio a Faustino se poteva uccidere l’estremo difensore della nazionale Paraguayana.
La risposta di Tino?

Ma sei pazzo, quello che succede in campo finisce in campo.

Faustino Asprilla
COLLECCHIO, ITALY – MAY 10: Faustino Asprilla attends the Parma FC press conference for the unveiling of the commemorative shirt for the 20th anniversary of the victory of the UEFA Cup Winners’ Cup on May 10, 2013 in Collecchio, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
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