Romário è uno dei migliori giocatori della storia del calcio: campione del mondo da protagonista con la nazionale brasiliana nel 1994, ha segnato oltre 1000 gol in carriera (anche se la FIFA gliene riconosce meno) e incantato con il proprio talento ovunque sia andato. Dalle favelas del Brasile approda in Europa firmando con il PSV, dove cresce calcisticamente per 5 anni e si adatta ad un sistema totalmente diverso da quello delle sue origini: nel 1993 approda al Barcellona ed entra a far parte del Dream Team di Cruyff, con cui già al primo anno vince il Campionato spagnolo e il titolo di capocannoniere con 30 reti in 33 partite di campionato. Purtroppo, le abitudini extra campo, il carattere indomabile e la naturale indolenza compromettono il rapporto con la dirigenza blaugrana già dall’estate successiva, e nel gennaio del 1995 viene venduto al Flamengo. Da questo momento comincia un pellegrinaggio che lo porta anche in America e in Qatar, prima del ritiro nel 2009.
Che ruolo aveva Romário?
Romário era una punta centrale atipica, alto appena 169 cm e pesante 72 kg: queste dimensioni ridotte gli valgono sin dall’infanzia il soprannome di O Baixinho, “il piccoletto”. Compensava l’atletismo nella norma con una tecnica e un istinto del gol con pochissimi eguali nella storia di questo sport: mancino naturale, ma in sostanza ambidestro, era rapidissimo e specializzato nel mandare fuori fase i difensori con le finte di corpo. Costacurta, uno dei più grandi rappresentati di questa categoria in Italia, lo ha definitivo “immarcabile”.
Quanti gol ha fatto in carriera Romário?
Romário è uno dei calciatori più prolifici della storia del calcio, anche se il conteggio non è uniforme. Il brasiliano ha infatti segnato 765 gol in 925 incontri ufficiali, cifra che lo posiziona al quarto posto dei realizzatori all time dietro soltanto a Cristiano Ronaldo, Lionel Messi e Josef Bican.
Tuttavia, da questo numero sono esclusi amichevoli, incontri regionali e partite di beneficienza. Ecco perché nel 2007, durante la partita tra Vasco da Gama e Sporting Recife, Romario segna quella che per tutti i brasiliani è la millesima rete in carriera. La discrepanza tra i due conteggi si deve al fatto che in questo caso vengono contati anche i gol segnati con le formazioni giovanili e altre reti non riconosciute dalla FIFA. Poco importa, perché la serata è vissuta come un vero e proprio evento storico in patria, con la partita in questione interrotta per venti minuti per consentire i festeggiamenti sul campo.
Quante Champions ha vinto Romário?
Romário ha vinto moltissimo nella sua carriera: 3 campionati olandesi, 2 Coppe dei Paesi Bassi e 1 Supercoppa dei Paesi Bassi con il PSV, 1 Campionato Carioca e 1 Campionato Brasiliano con il Vasco da Gama, 2 Campionati Carioca con il Flamengo e 1 Campionato Spagnolo e 1 Supercoppa di Spagna con il Barcellona. Proprio con i blaugrana sfiorerà la Champions League, arrivando in finale della prestigiosa competizione per la prima e unica volta nella sua carriera nel 1994: di fronte a sé, però, troverà l’invalicabile difesa di Galli e Maldini, e il Barcellona perderà la finale con un perentorio 4-0. La Champions League rimane uno dei pochi trofei non conquistati dal leggendario giocatore brasiliano.
Cosa fa Romario oggi?
Dopo il ritiro dal mondo del calcio, Romário si è dedicato all’attività politica: nel 2010 si è candidato nelle file del Partito Socialista Brasiliano, venendo eletto deputato con moltissimi voti nella sua circoscrizione. Da subito si distingue per non avere filtri e denuncia, tra le altre cose, la corruzione e il lavaggio di denaro sporco in occasione dell’assegnazione del Mondiale del 2014 al Brasile. Successivamente si ricandida e viene eletto senatore in Parlamento e arriva 4° alle elezioni per la carica di governatore dello stato di Rio de Janeiro. Dal 2 febbraio 2021 è vicepresidente del Senato del Brasile. Incredibilmente, Romario è tornato a giocare a calcio all’età di 58 anni: lo ha fatto nell’aprile 2024 vestendo la maglia dell’America-RJ, squadra di cui era stato nominato presidente a gennaio.
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